PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/07/2003
I gradini
volati di corsa
e in quattro salti
il bambino
arriva sul solaio.
Apre la porta,
un po' di polvere
gli va nel naso,
lo fa ridere e sternutire.
Dalla finestra
guarda in cortile,
vede
il suo pallone,
la sua bicicletta rossa,
sente una voce
che lo cerca,
che lo chiama.
Adesso
sono passati molti anni,
quanti
non lo sa neppure lui.
Si affaccia
ancora a quella finestra:
non c'è più il pallone,
non c'è più
la bicicletta rossa,
nessuno lo cerca,
nessuno lo chiama
e del bambino
sul solaio
è rimasta
solo l'ombra
sul muro.
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...ma tanti ricordi da sfiorare

L.

il 04/07/2003 alle 22:16


sai michele, non mi stupirei poi tanto se quel bambino fossi tu...quante volte anch'io ho fatto quei gradini col cuore in gola , magari solo per frugare nel baule di una vecchia zia...sarebbe dolcissimo poterli ancora salire...un bacione cri

il 04/07/2003 alle 22:48

Vedo con piacere che la metafora della soffitta o del solaio ci accomuna!!! Probabilmente siamo in una fase di riflessione, che per me dura da una vita.
Cmq bellissime come sempre le immagini che riproduci. Un abbraccio.MR
(Chissà se dalla mia soffitta potevo vedere il tuo solaio?)

il 05/07/2003 alle 08:56

Sei tu quel bimbo?:-)
Sai.....non penso che nessuno ti chiami e nessuno ti cerchi...-magari cambiano le voci e invece della bici in cortile cè parcheggiata un'auto....la vita cresce con noi......
Bel racconto....
Un abbraccio
Mary

il 05/07/2003 alle 09:28

affacciarsi dalla finestra polverosa del passato a volte vuol dire immergersi di nuovo nelle belle atmosfere dell'infanzia......è il ritorno nel presente che fa male....se in quel presente avverti la solitudine.


ciao Michele

marzia

il 05/07/2003 alle 14:22

Certo, i ricordi... forse anche quell'ombra sul muro non era altro che un ricordo. Ti ringrazio per la cortesia con cui mi leggi. Un salutone.
Michele

il 05/07/2003 alle 15:48

E' una poesia giocata sui ricordi... cose che c'erano e che adesso non ci sono più... rimane solo un ombra e quel bimbo sono io, sicuramente, ma per certi versi, potrebbe essere anche ognuno di noi... grazie per il bellissimo commento. Bacione.
Michele

il 05/07/2003 alle 15:55

Il solaio di cui parlo è ubicato a Costanzana, microscopico paese della campagna vercellese e terra d'origine dei miei familiari... da piccolo era il mio " rifugio antiatomico ". Adesso, ovviamente, non è più così, ma ogni tanto, quando salgo ancora e guardo il cortile... quell'ombra continuo a vederla...é un bellissimo commento e ti ringrazio molto. Un caro abbraccio.
Michele

il 05/07/2003 alle 15:59

Si, cara Mary... quel bimbo sono io... come dici tu, la vita cresce con noi, ed è giusto, giustissimo che sia così... però, quando mi capita di salire su quel solaio per recuperare cose che ho stivato li sopra e guardo da quella finestra... beh, un po' di ricordi affiorano alla mia mente, non foss'altro, le figure dei miei nonni e di mio zio, che ora non ci sono più... grazie per il bel commento. Un caro abbraccio.
Michele

il 05/07/2003 alle 16:04

Il fatto è che su quel soffitto continuo ad andarci, quando ho bisogno di recuperare oggetti che, per mancanza di spazi altrove ho confinato lassù e quando guardo giù da quella finestra... grazie per le belle parole di commento. Un caro saluto.
Michele

il 05/07/2003 alle 16:07

Faccio il bastiancontrario e dico:ci identifichiamo troppo con la carne,cosa sono30 oppure 40 anni per lo spirito?Certo la nostra coscenza si è evoluta,ha acquisito esperienza,ma è stata ingrado di serbare in sè l'innocenza?Nell'innocenza il tempo non conta.
Bravo come al solito Michele
Malcom

il 05/07/2003 alle 17:31

Sempre i nostri ricordi, un solaio che abbiamo tutti anche se ognuno lo ha diverso. Il mio è una vecchia casa di campagna, dove ora non posso più entrare ma che a volte guardo da lontano lu

il 06/07/2003 alle 07:06

Hai perfettamente ragione, Malcom... in effetti gli anni non hanno grande importanza, se valutiamo la nostra esistenza in un contesto un po' meno materiale. Grazie del commento, un salutone.
Michele

il 06/07/2003 alle 19:40

Non so se ci sono riuscito, ma ho cercato di esprimere che certe cose, viste con l'occhio del bambino hanno un significato, da adulti ne assumono un altro... probabilmente, pallone e bicicletta sono ancora li, nel cortile... ma un adulto, interessato da altre cose, non le vede... grazie per il bellissimo commento. Bacione
Michele

il 06/07/2003 alle 19:46

Ma forse, da " adulti ", le cose si vedono diversamente... probabilmente il pallone e la bicicletta sono sempre li, ma sono io ad essere cambiato e a non " vederli " più... grazie per il bellissimo commento.
Bacione.
Michele

il 06/07/2003 alle 19:50

Micheleeeeeeee!!!
Micheleeeeeeeeee!!!

E' ora di rientrare, non lo vedi che fa buio
non farti chiamare ancora
senno scendo e vedi che ti succede


Succedeva così più o meno quando la terra si mischiava al sudore ed era sempre troppo presto per rientrare.

bellissimo pezzo nostalgico

e poi la storia dell'ombra...
grande trovata per tatuare un ricordo

bravo
baci
Kat

il 07/07/2003 alle 19:21

Si... succedeva più o meno così ed era bello, molto bello... Ti ringrazio per il bellissimo commento che mi hai scritto e per la simpatia con cui segui i miei versi... bacione.
Michele

il 08/07/2003 alle 16:54