Un attonito accarezzare il tuo corpo
che è corpo di qualunque uomo,
affondare le dita nelle piaghe della lebbra
e sprigionarmi in tenere liberazioni.
L'aldilà è un attimo,
è negli interstizi delle pagine,
è la solitudine di un ulivo
in un prato freddo squassato dal sole.
Quale ragione nell'amore?
Forse un egoismo sordo e antico,
forse i sei figli di Goebbels,
gigli inghiottiti dal cianuro?
Siamo tutti cenere dispersa
nelle scure correnti dell'Elba.