Con il sorgere del sole, un timido raggio si avvicinò al mio volto e con una carezza dolce e piena di amore, mi svegliò donandomi il buon giorno.
Il mattino era iniziato davvero in modo unico ma speciale. Feci tutte el cose che usualmente facevo.Mi affacciai alla finestra e vidi che la giornata era fantastica. Aprii il mio armadio e scelsi di indossare dei vestiti molto carini di color azzurro.
Una volta vestito mi resi conto di essere solo quel giorno attivai la mia mente e decisi di esplorare tutto quel mondo che circondava al mia nuova casa..L'immagine di quei luoghi era stupenda, era uno spazio infinito tutto di color verde intenso, i suoi colori erano molto vivi quasi lucenti, ed erano circondati da un bagliore mai visto. La stradina che mi portava dentro il bosto incantato, era fatta di tante pietre rotonde, tute messe una vicina all'altra e lungo i suoi margini, si trovavano tanti piccoli fiori di ogni colore che emanavano un profumo delicatissimo ed intensissimo...
Dopo un'ora circa di cammino, mi addentrai nella foresta. Gli alberi avevano un fusto molto grande e robusto, i rami erano molto folti e il fogliame rigoroso... Nella parte cewntrale del tronco, si trovava il viso di quegli esseri, che era pieno di tantissime rughe ed i loro occhi erano così profondi da intravedere quelle vallate sterminate ed immense. La loro voce così scura e austera, incuteva timore ma in realtà, erano creature molto sagge e giudiziose, infatti mi indicò il viottolo più breve per arrivare al mondo incantato delle piccole fate e degli elfi.
Durante il mio cammino, mi capitò di sentirmi leggeroe rilassato, e la dolce musica che risuonava nelle mie orecchie, rendeva i miei passi meno pesanti e più veloci tanto è che arrivai in pochissimo tempo al villaggio. Era situato lungo le rive di un lago, un bellissimo lago. Le sue acque erano così belle, lucenti e trasparenti, che sembrassero volersi trasformare in grandissimi specchi d'acqua... Su di esse si vedevano strani puntini luminosi danzare e inr ealtà erano el dolci fatine di variegati colori checon una leggiadira e con dei movimenti incantati compivano una delle loro danze fatate sprigionando piccoli raggi di luce... Mi persi per ore a guardare quelle danze tanto da dimenticarmi il vero motivo per cui ero giunto in quel luogo.
Le casette tutte sotto el radici degli alberi, si vedevanoa malapena, ma i segni tangibili della loro esistenza erano i continui dispetti che mi facevano, menbtre arrivavo al villaggio.
Il loro dono più grande era anceh la dolcezza, infatti mi suyssurravano canzoni tenere e leggiadre.
Finalmetne riuscii ad arrivare al cospetto del mago del villaggio che mi chiese aiuto per al costruzione di un deposito.. Ci sbrigammo molto presto e dopo per ringraziarmi del mio bel gesto, organizzarono una festa bellissima tanto che dimenticai dove abitavo ein qual luogo mi trovavo... Ben presto però, fui costretto a ritornare alal vita quotidiana e quindi all'0imbrunire mi incamminai accomapgnato dalle fate fino alla soglia del bosco, lungo al strada del ritorno che mi portava a casa... Quell'esperienza fu molto importante per me ma altrettanto importate era riprendere la mia vita con lo spirito giusto e sereno epr affrontare i mille sentierei tortuosid ella vita.