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Pubblicata il 15/11/2001
Non so cosa io sia o cosa sembro
né mi congratulo con me stesso
mi infirma e mi conferma
me fuscello trasportato
il tempo con il vento dei suoi attimi
ed è un grattacapo da vertigini
distinguere se sei stato fosti o diverrai.
Senza orientamento ondeggi
tra intrighi di supposizioni
emerso tra altri te stessi mai compresi.
Imperfetti o perfetti ci si declina
a secondo del momento
e il distinguersi è solo l'ameno artificio
per raggirare un nulla cenere
che senza fisionomie ci ritrae.
Se trovi il verso della tua vita
svalutata c'è sempre qualcuno
pronto a mostrarti il recto
e così tra conversioni ti camuffi
per riapprezzarti ma il titolo
non cambia a seconda del contesto
e per la precarietà non ci sono cure
né le parole ancor dispongono
dell'obiettivo con cui scattare
l'istantanea che mostri inalterate
le luci, le ombre e i colori
dei paesaggi attraversati dal cuore..
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