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Pubblicata il 20/06/2003
Ora che il tempo sommuove
la seta dei ricordi,
come vento profetico
a riscrivere le foglie
nell'antro della Sibilla,
non una barca
annega al largo
nel riverbero della luna.
Tutto a riva, nell'impasto
dei detriti, si smemora
e tu mi incontri sulla sabbia
a pensare il cosmo,
sacrifichi a me
un murice slavato.
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Bella, ha un' espressività rara e notevole.
(cosa è il murice ? )

il 24/06/2003 alle 02:29

Bellissima e interessante.
Per come scava a fondo in un'immagine collettiva, in una rappresentazione plastica della memoria, circolare come le tue conchiglie, a detriti, vasta, immensa, e tuttavia sempre in ricostruzione, in interpretazione e re-interpretazione, in profezia.
E il tuo tempo che sommuove per un attimo sembra l'inizio della Recherche.
Un viaggio. Nell'anima.
Autenticamente colpito.

il 05/07/2003 alle 13:55