...E il tempo disse all'uomo:
"Per te, disperato mortale,
prezioso ho in serbo un dono:
l'afflizione saprò farti sfidare;
tenace io sarò e le tue pene lenirò".
...E l'uomo disse al tempo:
"Scandirti è già che pena!
Ed è eterna, eppure a te le mani tendo,
ma, lenire non potrai, del peggio, la mia vena;
paziente io sarò e la mia morte attenderò".
(Guifa)