PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/06/2003
I tavoli
ancora sporchi
di cicche sparse
e di ricordi.
Il pianoforte,
la in fondo,
coperto di polvere
e impronte di bicchieri.
Solo un cliente,
al tavolo,
davanti al suo gin,
picchietta le dita
inseguendo una musica.
Ma Carmichael
ha smesso di scrivere canzoni
e Sam
non suona più qui.
Ha lasciato il suo cappello
appoggiato a una sedia,
forse,
un giorno o l'altro,
tornerà a riprenderselo
e a salutare gli amici
ma non vestirà più le notti
di jazz
e amori clandestini
e il pianoforte,
la in fondo,
rimarrà in silenzio
per sempre.
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Questa poesia ha una storia particolare: avevo collaborato, ( parlo di una decina di anni fa ) con un gruppo teatrale di Costanzana ( piccolo paese a pochi chilometri da Vercelli, ma con una passione " storica " per il teatro, che risale, addirittura ai primi anni del '900) alla stesura di uno spettacolo teatrale, intitolato, appunto: " Il tempo che passa ", ispirato alla canzone, celeberrima, del film " Casablanca", intitolata " As times goes by "( cioè, appunto, "il tempo che passa " ). Lo spettacolo ebbe un buon successo, fu replicato diverse volte ( a Costanzana ma anche a Vercelli e in altri paesi della provincia... però, poi, "il tempo che passa", giocò contro di noi o, semplicemente, fece il corso che doveva fare: qualche attore si trasferì fuori regione per lavoro, un paio di attrici si sposarono e così, lo spettacolo fu accantonato e di quella bella stagione, rimase solo il ricordo... Alcuni giorni fa, cercndo tutt'altre cose ( te l'ho detto che sono un acquario/acquario incorreggibilmente disordinato... ), mi sono capitati in mano i fogli con gli appunti e la stesura originale ancora a penna di quello spettacolo... " il tempo che passa ", mi aveva restituito quei ricordi ( e quanti, quanti... ) e quelle emozioni... forse aveva ragione Proust ( il tempo perduto... il tempo che passa... quante analogie! ), quando diceva che noi viviamo in una continua corrente temporale, in un flusso nel quale passato, presente e futuro si interscambiano tra loro e non ha molto senso distinguerli... Ti ringrazio per l'affetto con il quale segui ciò che scrivo e per i commenti, sempre bellissimi, che dedichi ai miei versi. Un bacione.
Michele
P.S. Lo spettacolo, da allora, non è più stato messo in scena. ogni anno, con la compagnia teatrale di cui faccio parte, parliamo di rimetterlo in scena... fino ad ora non è ancora successo ma forse, un giorno o l'altro, arriverà il momento giusto... allora, Sam tornerà a riprendersi il cappello e a salutare gli amici e, tutti insieme, torneremo quelli di dieci anni fa, facendo finta che il tempo non sia mai passato...

il 14/06/2003 alle 16:07

Ha una consistenza tutta musicale: dove anche il visivo o la narrazione, che in effetti sono maggiormente rilevanti, cedono il passo trasfigurandosi in una strana bolla malinconica scoppiata nell'aria.
Un tempo - a retrospettiva illuminazione - che si lascia gustare d'un sapore lento e agrodolce.
Dove anche le cose prendono il profumo degli uomini e il quotidiano viene demolito dalla valle sterminata e concava dei ricordi.

il 14/06/2003 alle 20:19

Lucida,essenziale una vera poesia-jazz,mi viene in mente Paolo Conte.E quel verso "solo un cliente....picchietta le dita" è il fulcro musicale della poesia,molto bella.reale

il 14/06/2003 alle 21:16

...ancora uno spaccato dal fascino incredibile...il ritmo malinconico di certi ricordi non ne muta l'intensità ed il valore...le tue figure, i tuoi suoni, le tue parole vibrano e fanno vibrare...e brindo con un pò di acqua minerale al mio piacere di rileggerti...un bacio grande ...cri

il 14/06/2003 alle 22:16

Ho ritrovato, casualmente, gli appunti e la stesura ancora non dattilografata, di uno spettacolo teatrale a la cui stesura avevo collaborato, ispirato alla celeberrima canzone" As times goes by " del film " Casablanca " e intitolato, appunto, " il tempo che passa... rileggere quei fogli mi ha fatto fare un bel salto indietro, verso il tempo che è passato e così è nata questa poesia... grazie per il bel commento e un carissimo saluto.
Michele

il 15/06/2003 alle 13:15

E' una poesia ispirata ad uno spettacolo teatrale alla cui stesura ho partecipato, a sua volta ispirato alla celeberrima canzone " As times goes by " del film " Casablanca ". E' una poesia di ricordi, quelli, appunto, che ci lascia " il tempo che passa ": Grazie per il bel commento e per l'accostamento a Paolo Conte che mi lusinga, anche se so di essere ben lontano dalla maestria dell' avvocato astigiano. Un salutone.
Michele

il 15/06/2003 alle 13:20
Jul

Bella, d'atmosfera. Ma, Hoghey Carmichael?

il 15/06/2003 alle 14:42

Mi ha provocato una marea di emozioni leggerti, tanti ricordi, musiche e questo tempo, che passa e va, portandosi via qualche cosa di noi, ogni attimo, inesorabilmente lu

il 15/06/2003 alle 18:38

Oddio Michele!! sono nata il 29 di gennaio..acquario ascendente acquario come te....e' forse uno dei motivi che ci accomunano?..quante ne troveremo ancora di analogie?...e adesso veniamo alla tua poesia...che il tempo che passa me lo ha lanciato addosso, ma con dolcezza, senza farmi male...cosi', con la levita' di tutte le cose che dici, sospese a mezz'aria come se da sempre fossero state li'..ad aspettarmi, perche' tu eri li' che dovevi parlarmi....Oggi dispenso stelle...e a te ne mando una corbeille..ma nel tuo camerino, naturalmente....Luna-acquario-come Michele

il 16/06/2003 alle 17:10

Hai ragione... non è stato Carmichael a scrivere quella canzone ma Herman Hupfeld... però Carmichael è più conosciuto e poeticamente mi serviva di più... e poi, con tutte le canzoni che suonava Sam, ce ne sara pur stata qualcuna del grande Hoagy... grazie per il bel commento. Ciao.
Michele

il 16/06/2003 alle 17:26

A me, questa volta, il tempo passato ha restituito qualcosa: il " ritrovamento" di un fascio di appunti con la partitura ancora scritta a penna di uno spettacolo teatrale, intitolato proprio " Il tempo che passa" e ispirato alla celeberrima canzone " as times goes by ", tratta dal film " Casablanca ", alla cui stesura avevo collaborato una decina di anni fa...la poesia è nata da li... grazie per il bellissimo commento. Un bacione.
Michele

il 16/06/2003 alle 17:31

Io sono nato il 1 febbraio... appena due giorni di differenza... ho ritrovato appunti e partitura di uno spettacolo teatrale alla cui stesura avevo collaborato circa una decina di anni fa... si intitolava " il tempo che passa " ed era ispirato alla canzone " As times goes by ", tratta dal film " Casablanca "... il tempo, dieci anni dopo, mi aveva restituito intatti ricordi ed emozioni...Grazie per il tuo commento splendido e la tua deliziosa corbeille di stelle in camerino... bacione
Michele-Miguel- acquario-come Luna

il 16/06/2003 alle 17:40