Ponte S. Angelo
passando...
ad ogni abbraccio di statua ti riamavo
come la prima ed unica volta
poi tra i rivoli accecati del tevere
su per i vicoli senza fine
a soffrire felice me ne andavo
senza memoria
all'illusione
nelle interminabili viste,
girandole di foglie secche
brezza sottile di felice fragilità
solo
come un gatto senza gruppo
tra i rami d'aria confuso
dai miei lamenti filtrato al vento.
Quanto tempo dovrò aspettare
per riascoltare il mio cuore in alto sospinto
rivederlo accanto!
rondine ferita
compagne primavere
non mi abbandonate.