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Pubblicata il 09/06/2003
Desiderio,
naufrago d'anima:
mangia se stesso
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Il desiderio aumenta con la soddisfazione del medesimo: in ciò sta il paradosso. Non si desidera quello che non si è mai ottenuto o che altri non abbiano mai ottenuto. Più in generale non si desidera ciò che non si ritiene possibile ottenere, salvo poi tornare a desiderarlo nel momento in cui non l'abbiamo più. E' come un naufrago che per sopravvivere si ciba di parti del suo stesso corpo.
ringraziamenti
Andrea

il 09/06/2003 alle 15:56

Bellissimo, inquietante e realistico, un saluto

il 09/06/2003 alle 16:55

Tu fai confusione fra la fame e il desiderio: sono due cose sostanzialmente diverse. La fame è un bisogno fisico e pertanto facilmente soddisfabile. Il desiderio è un bisogno dell'anima. Se ti compri un'automobile che il tuo collega si è già comprato, hai soddisfatto un desiderio, ma appena te ne sfreccia accanto una di cilindrata superiore ecco che il desiderio ritorna uguale e insoddisfatto come prima. Mi dirai: le automobili non sono desiderabili per me. Non c'è alcun problema: basta spostare il discorso su un qualsiasi altro argomento. Se fosse come tu dici, Lamberto, tanti mali di questo mondo non si spiegherebbero..
bye bye :-)

il 09/06/2003 alle 17:01

Grazie, Raffaella.
Un saluto a te.
Andrea

il 09/06/2003 alle 17:02

pessimismo confortato dalla ragione....il grande Schoipenhauer...Cia' Andrea...Luna

il 09/06/2003 alle 17:03

Gia...il suo concetto di Felicità è scarsamente confortante, in effetti...Grazie, Luna.
Un bacio
Andrea

il 09/06/2003 alle 17:19

Bellissima interpretazione, complimenti davvero! Ladyely

il 09/06/2003 alle 17:38

Grazie, Ladyely.
Ciao
Andrea
:-)

il 09/06/2003 alle 17:53

è piuttosto un atteggiamento mentale radicato nella persona a far sì che il desiderio non si estingua mai... in realtà anche Occam aveva ragione, perchè lui parlava dell'utilità marginale che è un principio economico, e non riguarda solo la sete e la fame, che fa decrescere il valore della tensione all'oggetto man mano che soddisfi l'esigenza relativa... Al di là comunque dei punti di vista, l'aforisma è bellissimo!
Un caro saluto
Axel

il 09/06/2003 alle 20:28

Sono daccordo con te, Axel. Il desiderio di cui io parlo ha una dimensione strettamente animica ed è un'ambito totalmente discinto da quello dell'esigenza o del bisogno...Grazie.
Un caro saluto a te
Andrea

il 10/06/2003 alle 09:24

Grazie, Walter. Speriamo che la cannonata faccia almeno rumore e metta in moto le sinapsi ;-)
Abbracci a te
Andrea.

il 10/06/2003 alle 09:25

Grazie a te del commento, Dindolina. Ma non ci pensare troppo, dai retta: basta già il caldo a tenerci impegnati la notte !! ;-)))
Un bacio
Andrea

il 10/06/2003 alle 09:27

Grazie, Nero. In effetti si può usase anche la chiave di lettura che tu offri. Il mio messaggio, tuttavia, era : "Il desiderio vive di se stesso, perchè costantemente si autoalimenta."
Un caro saluto
Andrea

il 10/06/2003 alle 09:29