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Pubblicata il 07/06/2003
I miei occhi guardano i miei occhi.
Il silenzio muto di una triste stanza.
Una lacrima scende dal mio occhio destro.
Una lacrima scende dal tuo occhio sinistro.
Noi due viviamo lo stesso identico amore.
Noi due riceviamo lo stesso identico odio.
La nostra mente ha fatto lo stesso sogno.
Noi due sogniamo la stessa identica vita.
Noi due abitiamo nello stesso identico incubo.
Noi due siamo perfettamente identici.
Anzi no! Io ti posso uccidere tu no!
Crash! Ti ho ucciso mio identico io.
Almeno tu non soffrirai più questo dolore.
Ci fossi stato io in quella parte.
Ti ho ucciso... Mi sono ucciso.
Ho rotto lo specchio.
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L'intuizione è interessantissima, ne esce vivida e forte.
Perdonami solo se osservo una cosa: sarebbe stata perfetta...se solo fosse stata meno affrettata nella composizione.
E' una mia impressione o l'hai scritta di getto?
Perchè è bellissima, ma si intravede una scarica - a monologo - delle parole, che diventano affannate nel terzo quarto della tua poesia.
Comunque, m'è piaciuta.

il 07/06/2003 alle 12:03

HAi ragione è stata scritta di getto! Anch'io sono d'accorod con te per quanto riguarda la parte da te citata. Ma proprio perchè è stata scritto di getto ho preferito lasciare tutto invariato; la sento più vera e più reale. Comunque sono contento che ti sia piaciuta.

il 07/06/2003 alle 14:35

HAi ragione è stata scritta di getto! Anch'io sono d'accordo con te per quanto riguarda la parte da te citata. Ma proprio perchè è stata scritto di getto ho preferito lasciare tutto invariato; la sento più vera e più reale. Comunque sono contento che ti sia piaciuta.

il 07/06/2003 alle 14:35