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Pubblicata il 06/06/2003
Pendola un pendolo nel cuore della notte,
ascoltato da un cuore pieno di lacrime rotte,
che batte da sempre come un pendolo antico
e scandisce quieto 'l tempo fuggiasco e nemico.
Assiso su un dondolo che dondola piano,
viaggio inerte su un paese vicino e lontano;
cammino in un mondo che vede la mente
che fugge dal tempo e sola si ritrova assente.
Il pendolo pendola, il dondolo dondola, è vero!
E la mia ménte mènte scappando nel suo pensiero
che inestistente vive in forma d'un gaio ludo
che trisce finisce all scoccar del tempo crudo;
che non pensa e non ama, ma fa pensare e amare,
che scompare al bisogno, e rivien quando gli pare.
Continuerà ancora per poco il dondolo a dondolare,
continuerà per sempre il pendolo a pendolare
come 'l mio cuore che te solamente continuerà ad amare.
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Mi sembra un bello e riuscito esercizio poetico, giocando con le parole e i suoni hai creato un ritmo coinvolgente e piacevole nella lettura ed anche associazioni di immagini ed idee insolite, atte a scavare solchi profondi fra le cose rappresentate e le emozioni, e la loro finale forma poetica, intrecciando al contempo nuove relazioni di significato fra le parti del dicsorso.

il 06/06/2003 alle 17:51

mi e' parso di essere sulla mia amaca...dondolando e guardando le foglie degli alberi frusciare...e in questo dondolare sentire la vita passare...Holaaaaaaaaaa...Luna

il 06/06/2003 alle 18:42