PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/06/2003
- Dolce sarà l'incontro
giusto alla fin del viaggio
ove il binario tuo
convergerà col mio,
e alfin potrai posare
l'onusto tuo biancore
sulla mia nera seta
accarezzando il filo
di questa lama tesa.

- L'anima mia ho giocato
sul piatto dell'Inferno
per vincere la sfida
contro una vita amorfa,
ho rinnegato un Dio
che non ho mai trovato
neppure tra coloro
che a noi l'hanno inventato,
e mai verrà il rimorso
pei sassi che ho scalciato
lungo l'impervia strada
di questa breve vita.
Ed ora che mi tenti
con la tua lunga falce
di te non ho timore
ché ho me tra le mie dita,
sincera unica arma
che nell'estrema pugna
mi fa sentire alfine
padrone di me stesso,
perchè tu esisti solo
per chi di te ha paura.

***

(Ispirata da alcuni versi del grande Poeta che fu Fabrizio De André, ed alla Sua memoria dedicata.)
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Esorcizzare la morte per affrontare meglio la vita, avere coscienza ed appropriarsi del proprio essere, sentirsi "padroni di se stessi": è parte della mia filosofia di vita.
Grazie, sei molto buona nel dire che sono bravo.
Il lupone? è il mio terzo figlio ed al tempo stesso il mio alter ego: forte spirito indipendente ma attaccatissimo al suo "branco".
Un bacione a te.
Gaetano

il 03/06/2003 alle 19:59