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Jul
Pubblicata il 30/05/2003
Vorticar lento d'ali scure
sulla casa di pietra grigia
i monti circondaron la follia.
Pesante collana
di fasti andati,
gemme insanguinate,
buone per lo strozzino
del monte dei pegni.
Nella grande sala
l'immenso camino
non potè scaldare
i cuori che dilaniasti.
1938 i tuoi cinquant'anni
non furono sufficienti
per rinsavire,
corteccia cerebrale putrefatta
di un megalomane
che ritorna sempre,
olocausto interminabile


(Baviera, rifugio di Hitler)
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Jul

Hitler nel'38 compì 50 anni e Mussolini per il suo compleanno gli fece installare nel rifugio un magnifico camino in pietra. Qualche anno fa ho visitato questo luogo sinistro da dove si gode un panorama stupendo ad altezza vertiginosa.
50 è un numero come un altro,
ricambio il bacio
Giu

il 31/05/2003 alle 11:50
Jul

Grazie Pier,
perchè l'essere umano è codardo ed affronta conflitti con stermini di massa ma non ha il coraggio di estirpare il bubbone alla radice.
La storia si ripete,
ciao
Jul

il 31/05/2003 alle 11:55

particolarmente bella non dico altro
sarebbe superfluo
un saluto Enzo

il 01/06/2003 alle 02:49
Jul

Grazie Enzo,
saluti a te
Jul

il 01/06/2003 alle 11:40
Jul

Ciao Tina, a poco a poco ci si conosce sempre di più.
Ti abbraccio,
Giulia

il 08/06/2003 alle 18:49
Jul

Gentile Nemo, ho letto la tua considerazione con estrema attenzione e ti ringrazio. Sono anche d'accordo con quello che giustamente asserisci, ma io mi sono semplicemente limitata a riportare con il mio piccolo cervello e con la mia sensibilità l'emozione che quel "pellegrinaggio" provocò nel mio animo. I fatti, gli avvenimenti, le tesi,le discussioni super partes, le lascio agli storiografi ed agli uomini di cultura dei quali tu sei un valido rappresentante.
Affettuosi saluti,
Giulia

il 08/06/2003 alle 18:58

Ho percepito la tua intensità emotiva, in questo ricordo che fa rabbrividire, al di là di analisi posteriori, di corsi e ricorsi storici... il male è sempre il male, di cui forse c'è un Unico autore, attraverso le sue molteplici maschere umane.
Bellissimo il verso "Nella grande sala
l'immenso camino
non potè scaldare
i cuori che dilaniasti."

rnde benissimo quel che vuoi dire.
Un abbraccio
Axel

il 08/06/2003 alle 21:02

Ho percepito la tua intensità emotiva, in questo ricordo che fa rabbrividire, al di là di analisi posteriori, di corsi e ricorsi storici... il male è sempre il male, di cui forse c'è un Unico autore, attraverso le sue molteplici maschere umane.
Bellissimo il verso "Nella grande sala
l'immenso camino
non potè scaldare
i cuori che dilaniasti."

rende benissimo quel che vuoi dire.
Un abbraccio
Axel

il 08/06/2003 alle 21:02
Jul

Grazie Axel, hai perfettamente compreso.
Un caro saluto
Jul

il 09/06/2003 alle 09:48

Non ci sono stato di persona. Ho visto solo scorci di vecchi filmati d'epoca. Conosco la storia e penso faccia un certo effetto sia per raggiungerlo, sia al suo interno. Hai descritto molto efficacemente quella follia storica, con poche pennellate hai fatto venire i brividi... e mi raggelano i versi finali "...di un megalomane che ritorna sempre, olocausto interminabile"
Un abbraccio Fabio

il 03/12/2008 alle 16:20
Jul

Il posto è molto particolare, l'altitudine è elevata ed il panorama è da mozzare il fiato,ma la cosa angosciante era quell'enorme ascensore che portava su al rifugio dove il folle accoglieva i complici del suo immane complotto.
Un abbraccio a te, Giulia

il 03/12/2008 alle 16:41