Succinti passi interpolati dalle ombre degli alberi,percorsi nuovi dalla luna segnati,gioco come un bambino con le gambe scivolo come un ballerino inebriato dalla mia solinga anima come da una droga alla quale vorresti rinunciare,ma non puoi se sei tu luna portami lontano da me una notte una sola
Eppur mi inebrio,vivo respirando il solleticar del prato,sintassi di me scriver per te nulla più di quel che non ho cerca la virtù di quel che ho,senza pace il ventre alla terra le mani tese ad accarezzare ancora l'idea della luce lunare assoluta luminescenza nelle buie notti senza vie.