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Utente eliminato
Pubblicata il 29/05/2003


quelle scale scendere
ieri salite
con affanno labirinto

scendere in bassa
pressione
la colla diluendo
d'inchini a ritroso
sul pane salato
di sudore
che non ha padroni

scendere
tra le tue braccia
i tuoi seni a baciare
con labbra
di dolce saliva ritrovate
e
di parole al vento
solo di sole sibilanti

scendere
null'altro per alitarti
che nel tuo letto
a complici persiane
chiusi gli occhi
si può di sogni
dormire
e carezzevole cioccolata
di luna drenare
sul tuo corpo
la notte


golden bar
angolo fontana di trevi
martedì 27 maggio 2003
ore 17
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sembrerebbe scritta per la musa
invece trovo che la musa sia il pretesto per lo splendore i versi e le smorfie languide del poeta
che si rivede ieri e camminando all'oggi proietta il futuro.

Comunque mio poeta
mi sento svuotata
ma non di baci
Kat

il 29/05/2003 alle 09:29

mi sento leggermente baciata, non disdegno. che bel futuro e che bel momento, attento al colesterolo però. baci lafata

il 29/05/2003 alle 17:11

io rischierei di tutto di più per una donna-musa così: l'azotemia, gli acidi urici, il morbillo, la varicella per essere in un mare di morbido abbraccio poi coccolato. baciotti

il 30/05/2003 alle 00:47