Avida corre la bocca fremente,
al sole si scioglie il casto pudore
del liscio tuo corpo innocente.
Gli occhi socchiudi senza timore
preda ti fai di dolce sospiro,
smarrito è il verginale candore
colorato di gioia il respiro.
Rapita da femmineo piacere
esausta nel buio ti ammiro
oltre i tuoi occhi posso vedere
fra i capelli comincio a sognare
giorni lontani, vaghe chimere.
E sei neve calda da baciare
mattuttina rugiada mortale
ristoro dal gelo, brezza sul mare.