Corre fulmineo,
il braccio.
Il polso si flette,
chirurgicamente.
La gamba cauta
Avanza.
Colpisco.
Una volta,
da vicino il rovescio,
prudente, ben messo.
La sfera maligna,
batte insidiante,
ma il mio degno avversario,
la rimanda all'istante.
Stavolta m'imposto,
allargo il mio braccio.
Con forza inaudita,
veloce la straccio.
Un diritto violento.
La pallina, ignorante,
veloce sfiora la rete,
piombando fulminea,
sparendo poi altrove.
Conquisto in tal modo il punto vincente.
Esulto e saltello,
urlando trionfante.