PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/05/2003
Dolce carezza
di maggio rutilante
rinnova questo fresco
vagolare
Lieto stupore
del mio peregrinare
rapisci le certezze
di uno sguardo
Forte sentire
pensiero adamantino
che sia dal vostro incontro
perfezione
Anima del mondo
dal madido repiro
che segni al mio passaggio
il vento
il mio cammino



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Preghiera di un laico, forse, caro Andrea :-) Ed è una preghiera di un simbolismo mistico fortemente connotato, limpido, "praticante", che giunge chiaro senza veli, un'invocazione che si dilata nel respiro del maggio a ricercare la serena armonia del sé. Accattivante nella distensione fluida, assonante, dei versi, nello stile classicheggiante e maturo di bella presa estetica. Insomma, molto apprezzata!
Un caro abbraccio.
Max

il 27/05/2003 alle 16:07

Grazie di questo commento molto esaustivo, caro Max. Te ne devo rendere atto: il 'purismo ateistico' è una chimera. Essere ateo significa essere in grado di non attribuire alcun significato ad un'esistenza che è destinata ad avere un termine. Ma ciò è innutaturale per la natura dell'uomo. Egli come ogni animale rifugge istintivamente la morte, ma la sua intelligenza lo rende consapevole della propria ineluttabile precarietà. Allora è costretto a crearsi una vita oltre alla vita. E' costretto ad inventarsela. L'ateo è consapevole, nella sua personale visione della vita, di questa illusione. Egli non può tuttavia vivere per il semplice scopo di soddisfare i propri istinti primari. Ecco che allora deve a suo modo inventarsi uno scopo. Forse soltanto gli animali sono 'atei perfetti' :-)
Un caro abbraccio a te
Andrea

il 27/05/2003 alle 16:20

Grazie, Ale. Sei carinissima...
Baciotti a te
Andrea

il 27/05/2003 alle 16:53

anima mundi il
tuo destino, spiraglio ineluttabile
di giorno e domani,
ma forse è fuori dal
tempo il ruolo dell'uomo,
dettato dal cuore a
tendere verso infinito...

il 27/05/2003 alle 17:02

anima mundi...e anche imago mundi, una mia personale 'imago' di questa vita forse condivisa da altri atei pari miei. Grazie, Domenico.
Andrea

il 27/05/2003 alle 17:22

gli animali..non hanno modo di porsi problemi spirituali, Andrea...anche se noi ponendoceli non otteniamo risposte..continuiamo a cercarle..perche' la nostra e' una natura superiore, e chiunque ce l'ha donata...sia pure essa soltanto l'evoluzione della natura o lo scaturire dal brodo primordiale...in essa e' contenuta nostra magia di vita..e quindi costantemente da ricercare..Aprrezzo profondamente il tuo sentire ed il tuo modo di esprimerlo, cmq e ti abbraccio..Luna

il 27/05/2003 alle 17:27

Forse diciamo la stessa cosa, Luna. Gli animali non hanno modo di porsi interrogativi spirituali e non hanno quindi necessità di interrogarsi circa il significato da attribuire alla propria esistenza ne hanno bisogno di farlo. In questo senso sono atei perfetti. Gli uomini non possono limitarsi a bere e mangiare: essi pensano e si pongono interrogativi e dal momento che lo fanno ecco che automaticamente si pongono uno scopo esistenziale. Siamo superiori ? Indubbiamente, si.L'ateo però afferma che tale superiorità scaturisce meramente dall'intelligenza.
Abbraccio ricambiato
Andrea

il 27/05/2003 alle 17:42

Immergersi nella natura è anche chiedersi l'origine di ogni cosa e, come si legge nei salmi: dixit insipiens in corde suo, non est Deus.
D-eus M-eus...
Un caro saluto
Er

il 27/05/2003 alle 19:59

Credo di avere più o meno il tuo stesso pensiero soprattutto dopo aver letto le risposte che hai dato agli altri amici che m'hanno preceduto.
Difficile essere ateo totalmente dal momento stesso che dicendolo già ci poniamo il problema di una "divinità" superiore.
Ed in fondo l'essere umano ha bisogno di credere, anche in (e di) se stesso , ma di credere a qualcosa/qualcuno!

Un caro saluto Andrè!!!
;-)
M'

P.S. hai imparato a fare la "multichat"???? ahahahha

il 27/05/2003 alle 20:14

io ho una concezione dell'ateo ....non credo esista veramente l'ateo poichè anche lui anima del mondo assapora ciò che c'è e nel far ciò esterna i suoi sentimenti!!.... facendolo a qualcuno si rivolge ed a quel qualcuno anche solo un'amico crede!
bacio MG

il 27/05/2003 alle 21:19

Si, Lamberto. E' un modo come un altro per inventarsi un Dio ;-)
Buonissima nottata
Andrea

il 28/05/2003 alle 00:23

Si, se l'insipiens è colui che non persegue Sapientia o perche ritiene di esserne il signore o perche non si interessa alle sue grazie...
Un caro saluto e te Ernesto e grazie per il tuo commento
Andrea

il 28/05/2003 alle 00:28

Hai centrato il punto: credere in qualcosa che sia una divinità o uno scopo: non ne possiamo fare a meno. Molte volte ho detto: lo scopo della vita è semplicemente vivere, quindi non esiste scopo. Soltanto formulando questo pensiero uno scopo l'ho già definito. Grazie, Marco.
Ciao.
Andrea

P.S Per le multichat mi sto allenando: fra un paio di giorni vi sbaraglio tutti !! ;-))

il 28/05/2003 alle 00:30

Non è esattamente il mio punto di vista, ma lo rispetto. Grazie Mary.
Un bacio a te
Andrea.

il 28/05/2003 alle 00:32

Si, Walter. Siamo proprio meccanici e prevedibili. E proprio per questo motivo che io affermo che in automi meccanici e prevedibili come noi siamo non può esservi un'anima ;-))
Grazie, Wal.
Un abbraccio a te.
Andrea

il 28/05/2003 alle 00:35

Come sempre, caro Nero, Riesci a cogliere certe finezze stilistiche. In effetti questa 'rottura' finale del ritmo è un accorgimento che uso spesso nelle mie poesie e sono contento che ci sia qualcuno che le apprezzi. In quanto all'uso dei termini ti posso dire che la ricerca estetica, a parer mio, si sposa con la scelta accurata dei termini. Scrivere 'adamantino' o 'puro e brillante come il diamante' non ha lo stessa valenza.
Un caro saluto
Andrea

il 28/05/2003 alle 09:22

Si, Lamberto: moderno animismo. Non è un modo anch'esso per inventarsi un Dio ?

il 28/05/2003 alle 09:24

io sto ancora cercando la mia verita'...pero' mi chiedo..e l'intelligenza da dove arriva?


Ciao Andrea..serena giornata..Luna

il 28/05/2003 alle 11:03

Io credo, Luna, che su questa terra vi siano forme di vita la cui complessità è incredibilmente variabile. Le scimmie hanno articolazioni funzionali, mentre i serpenti non hanno neanche gli arti. I condor hanno una struttura alare che li permette di volare più in alto degli insetti. Gli uomini hanno l'intelligenza che li consente di produrre arte, mentre gli altri animali non ce l'hanno. Complessità variabile.....
Serena giornata a te, Luna...
Andrea

il 28/05/2003 alle 11:25

..l'anima e' spirito..pur proveniendo dall'intelligenza...si eleva aldisopra di variabilita' meramente strutturali...

il 28/05/2003 alle 11:54

Si....ma per credere a quello che dici bisogna prima credere all'esistenza dell'anima. Io credo che tale credenza nasca dal bisogno: il bisogno di percepire che qualcosa di noi sopravviverà alla morte del corpo la cui ineluttabilità non sfugge alla nostra comprensione.

il 28/05/2003 alle 12:29