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Pubblicata il 07/11/2001

Le tue mani io vorrei
se un giorno lontano le tue carezze dovessi perdere
e non poter più affogare in esse la malinconica sensazione di solitudine
che mi colpirebbe allora.

Le tue labbra io vorrei
se un giorno antico e distante dal nostro tempo
dovessi perdere i tuoi baci,
e non poterli più aver per me,
né assaporarli e gustarli per il gusto del tuo gusto,
né conservarli ed ubriacarli di tenerezza e sollievo.

La tua pelle io vorrei
se un vecchio giorno e mai sperato,
dovessi allontanare i tuoi fianchi dalle mie carezze,
e non poterli più cingere con braccia confortevoli
e risentire così il fuoco della tua passione,
che scaldava le nostre stanze,
e non poter più ritornare in quei cieli che raggiungevamo
al culmine della nostra beatitudine.

I tuoi sorrisi io vorrei
se un malsano giorno dovessi perdere le tue soavi note
che in concerto sublimavano le mie attese,
e non poter più ascoltare i tuoi rimproveri,
le tue teorie, le tue intonazioni,
che incantato ascoltavo perso nelle notti di pianto.

Il tuo abbraccio io vorrei
se un giorno lontano dal nostro tempo dovessi perderlo,
e lo riprenderei impolverando il mio corpo
(del tuo corpo)
nel nostro ultimo abbraccio.








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