Le mani viaggiano come
i tristi pensieri,
la malinconica vita del puro,
che cerca strade
dove solo boschi neri
vi sono,
devi imparare ragazzo,
viaggiare ancora tanto
dentro e fuori
l'oscuro villaggio,
camminando
piangi e ridi di soprassalto,
incontrando e legando,
intrecciando il vitale grano,
costruendo e disfacendo canestri
piu o meno utili o belli
pensi,
nuovamente
ti portano lontano lontano
ma sempre collegati
al tuo dolce cuore,
fiotti di sangue caldo
certe volte pompano fortemente
tramutandoti in drago,
altre volte piano,
ed allora ti rintani come un serpente
quasi in letargo
ma poi ti desti
riprendendo
il gia' piu' noto cammino
costruendo e disfacendo canestri
piu o meno utili o belli
pensi
ma in modo diverso
e cresci .