PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 26/05/2003
Spenta e' ormai la luna,
e nella sua albedo
si racconta.
E si intrecciano i fili
di argento e peltro,
e lo spettro della notte
affoga la sua falce,
nelle mie lacrime
calde ed eterne.

Occam
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)
cru

Tanto per cambiare.... ;-)
Baci

il 26/05/2003 alle 11:57

Sarebbe interessante scoprire qualcuno che è giunto alla rubedo :-) Mi è piaciuta Occ!
Abbracci

Francesco

il 26/05/2003 alle 12:19

Bellissima Occam questa poesia. Vorrei il tuo indirizzo e-mail per farti una sorpresa, se la cosa non ti disturba!!! Il mio è lunapesci@yahoo.it

Un bacio

Teresa

il 26/05/2003 alle 13:35

Delicatissima e dolce lu

il 26/05/2003 alle 13:35

Immagine di delicata tenerezza evocativa, affascinante, nell'intimità calda del sé malinconico che dalla notte emerge. Trovo meno"brillanti" liricamente gli ultimi due versi rispetto alla caratura dei precedenti.
Saluti cari Lamberto.
Max

il 26/05/2003 alle 14:21

Albedo e rubedo, ovvero il simbolismo dei colori...
e l'argento insieme con l'oro fanno parte dello scettro dei re.

bacioni

marzia

il 26/05/2003 alle 15:09

incantata e luminosa..come la mia musa....UnbesodeLuna

il 26/05/2003 alle 16:06

E la nigredo dove la lasciamo? Per ultima, ovvio!
Ma penso che non era questo il senso della lirica. Almeno me lo auguro.
Saluti
Er

il 26/05/2003 alle 17:21

Com'e' triste...!!
Su col morale!!!!!!
Cmq bella! Bravo come sempre.
un sorriso.ros

il 26/05/2003 alle 18:07