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Pubblicata il 26/05/2003
Sara…
Sara già starà dormendo a quest’ora,
e sogna con forza e con coraggio…
sogna di nuove speranze e di cattive
voglie, e ritrova giovani e più antiche
sensazioni,che al mattino si raccolgono
come briciole di sogni…
Sara pensa al suo principe azzurro
Che vuole,ma che nn viene; e un po’
Per volta lei diviene fragile, umile,
Infelice e quel suo candor senza orgoglio
Mi ricorda quando,anch’io cercavo in
Realtà ciò che l’animo mio nei più
Dissoluti pensieri inventava,e che silenzioso
Bisbigliava al mio cuore con trepidi felici e
Bisbetici sorrisi…
Quanto stupido e dolcemente disarmante
È il bene che in noi nasce e che c’inonda
Di fortuna e sventura… quando lunga
La cattiveria altrui e che amaro smacco
Questo silenzio così apatico e speranzoso
Insieme.
Ma Sara, ha talento e buon cervello,
E a questa ora della notte starà continuando
a sognare,e come una bambina starà rincorren-
do con gli occhi uno stanco gabbiano, e con
il nasino rivolto verso il cielo sente questi
sapori di pace che allietano il suo animo,
che donano bellezza alla sua persona,
e quando presto si accorgerà, che infondo
questa tristezza non è mai esistita,e soprattutto
nn è mai valsa la pena di essere tale,colorerà
la sua pelle e i suoi occhi di + vivaci e ricercati
colori, dipingendo il suo mondo con orme
monocromatiche, trasformando questa leggera
malinconia in un eterno sospiro…


"So che questa può sembrare una prosa più che un
testo poetico, e per ciò mi scuso, ma era doveroso
per me pubblicare questo testo e dedicarlo ad una
cara amica..."
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