PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/05/2003
O' Essere triste,
celato
da un'oscura coltre
di male,
colpito, ferito e ucciso:

Quanti affanni e tormenti
ti hanno dato le vane giornate
trascorse ad ammirare
la falsa gioia
di visi estranei?

Quanto grande fu
la rabbia che dentro urlava,
che chiedeva tregua?

L'esser saggio poco ti aiuta
in una vita
che solo ignoranza rende piena!

Ora alzati, piccolo uomo:
immagina e sogna
ciò che Natura mai ti darà,
che solo in cuor tuo regna,
e da linfa e vitto
alle tediose giornate,
meste e velate
da universale scontento.

Sogna infinito.

Sii l'infinito!

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ne hai colto l'essenza...e' molto bella..Ciao..Luna

il 26/05/2003 alle 18:49