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Pubblicata il 25/05/2003
Il bolero delle vene
spande ritmi ch'io conosco:
non è voce d'antichi liuti
o parabola di volani
di bambole ottocentesche.
E' calpestio d'amorosi passi
sui tappeti damascati
della stanza senza grate
in cui lasciasti impresso un sorriso.
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...una vera carezza all'anima
questa tua poesia

L.

il 25/05/2003 alle 22:07

Soltanto chi conosce il ritmo cadenzato e passionale di questa danza può lasciare impresse questi dolci e carezzevoli versi.
Vamos a bailar!
;-)
M'

il 25/05/2003 alle 22:43

Bellissima! in poche parole evochi musica e passionalità superlativamente, nelle tue immagini!
Un caro saluto!
Axel

il 03/06/2003 alle 13:07