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Pubblicata il 25/05/2003
Mi chiedo spesso
se vale la pena
angosciarsi
per tutti i mali
che opprimono il mondo,
per tutto il male
che genera l'uomo.
L'impotenza
di porvi rimedio
è pure essa un'angoscia.
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Ebbene ,caro vitale, la mia risposta è che
dobbiamo essere coscienti di ciò che è il mondo e di ciò che sta diventando, sopp. per causa nostra.
Non bisogna però avere una visione solo pessimistica, spesso l'uomo è potato a pensare sempre al male, ma noi ci accorgiamo di quanto bene viene fatto nel mondo , e quanto amore c'è?
quindi l'angosia non porta a buon frutto, ma bisogna avere speranza nell'amore che sconfigge il male.
un caloroso augurio di speranza

Massimo

e ovviamente un 5

il 25/05/2003 alle 22:14

L'angoscia è anche rimanere impassibili e lasciarsi andare al pessimismo.
M'

il 25/05/2003 alle 22:45

infatti non possiamo avere una ricetta per tutti i mali del mondo.
e neanche non possiamo angosciarci per colpe non nostre.
e tutti ne abbiamo, ma non siamo capaci di guarire neanche le nostre, che sono le più importanti, figuriamoci quelle degli altri!
Sarebbe già un bel passo avanti, riconoscere davanti a se stessi i nostri errori e discolparci chiedendo scusa a chi abbiamo ferito.
Ma è difficile farlo, però si può sempre provare...allenterebbe senz'altro un pò d'angoscia!

un saluto pat.

il 26/05/2003 alle 16:37

Grazie dell'attenzione.
Io - però - non sono uso a rimanere impassibile.
Realista, combatto, nel mio piccolo!
Vitale

il 26/05/2003 alle 21:30

ho provato più di una volta questo senso di angoscia e di impotenza..specie in alcuni 'ruoli semi-politici' che mi son capitati!
certo che nessuno può salvare il mondo..ma non per questo bisogna scandalizzarsi e sfuggire difronte alla possibilità che abbiamo (nei nosstri limiti) di 'essere importanti per il mondo stesso' .
un abbraccio
miriana

il 20/06/2003 alle 22:46

Riflessione arguta, quasi un sofisma incontestabile.
Y

il 21/02/2009 alle 22:00

Più che sofisma incontestabile è quotidianità di pensiero.

il 21/02/2009 alle 22:10