Ed io fermo ad ascoltare,
con gli occhi cerchiati di dolore
facevo mie quelle pallide parole
sale per le mie ferite
benzina per il rabbioso fuoco
che ardeva per la sconfitta
Perché mi trovavo lì?
Dovevo scappare prima che il male mi soffocasse
Non potevo muovermi
Paralizzato rimango in silenzio
Le mie labbra sono chiuse ora
Se lo fossero state anche prima……
E ritorno con la penna sui miei passi
ed ancora do voce ai pensieri più nascosti
nella speranza che qualcosa cambi
Scrivo, penso ed ancora scrivo
Voglio le sue parole
Dolci e ristoratrici per la mia anima
Attendo……
C’è troppo silenzio attorno a me
Grido, grido più forte: non sento la mia voce.
Alfonso