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Pubblicata il 24/05/2003
Vento e musica
che si incontrano nell'atmosfera,
sfiorano delicatamente il mio cuore,
mentre ormai è calata la notte
e sorge la luna,
maestosa, bianca, pura
e senza alcun peccato.
Posatasi nel cielo quasi per caso
e circondata da un mondo che non conosce,
un mondo diverso da lei:
o forse lì per dare un segno di speranza
a quelli che ancora ci credono,
a quelli che credono nella rinascita dei sentimenti,
delle emozioni,
come me.
Ed è per questo che ora
rimango sdraiata a meditare,
e ad ascoltare solo il silenzio della notte
così attraente,delicato
mentre le luci del mondo si spengono
e la mia mente volteggia
sulle noti di una dolce melodia
e sulle brezza di un vento
che mi porterà lontano,
lontano
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Questa poesia segna il mio ritorno nella poetica.
nel scriverla ho ritrovato delle emozioni fantastiche e sono orgogliosa di aver riscoperto l'arte di scrivere le sensazioni del mio cuore.

il 25/05/2003 alle 10:29

Una buona lirica. Apprezzo sopratutto la parte centrale e finale non tanto perchè la sento vicina al mio mondo di solitudine, quanto perchè cogli aspetti naturali in modo più lirico e poetico.
Benvenuta!
N.

il 25/05/2003 alle 11:01

E' una lirica molto bella, notturna, con quella descrizione lunare come un paesaggio dell'anima... Mi è piaciuta molto, come mi sono piaciute le poesie contenute nel tuo archivio qui su P.H. Spero di leggere qualcos'altro di tuo. Ciao.
Michele

il 25/05/2003 alle 12:32

"e sorge la luna,
maestosa, bianca, pura
e senza alcun peccato.
Posatasi nel cielo quasi per caso
e circondata da un mondo che non conosce...
sulle brezza di un vento
che mi porterà lontano,
lontano..."
Rispondo al tuo appello - pur scappando - e ne appprofitto per leggere almeno la tua ultima...
Solitamente non faccio commenti "copia-incolla"...ma stavolta mi premeva riprendere le tue parole più musicali, più estatiche e sospese...
quasi a specchio d'acqua silente dell'atmosfera lunare.
Il resto della poesia, più prosa, più commento della tua identità: un concretizzarsi faticoso della tua presenza, di ciò che cerchi, il significato e la rappresentazione del tuo cuore.
Ha la sua verità : eppur sarebbe stato risplendente se tessuto con la stessa levità sognante che ho raccolto negli "stacchi" che mi hanno colpito.
E' tutto l'equilibrio sottilissimo della poesia: sospesa tra cielo e aria, bisognerebbe volare - e guardare da lontano - toccando appena, eppur toccando, il Nostro mondo interiore - bruciando le emozioni, rendendole fuoco immortale.
Tutti noi sperimentiamo - tutti noi cadiamo - tutti noi voliamo - continua a scrivere innamorata di te stessa e del mondo.

il 25/05/2003 alle 19:33

che bello sei tornataa!!
e l'hai fatto in un modo stupendo!!
Bello questo tuo viaggio nella notte,
una magia di sensazioni!!!
a prestooooo!!
lalla *** :-)

il 26/05/2003 alle 23:43