PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Tex
Pubblicata il 22/05/2003
A tavola con un caro amico
ho discusso dell'essere
della nostra generazione,
di quello che volevamo
e di ciò che abbiamo
ottenuto come risultato.

Volevamo un mondo vivibile
ed abbiamo ottenuto
un mondo in vendita
al miglior offerente...
Volevamo giustizia per tutti
ed abbiamo ottenuto
impunibilità per i potenti..

Volevamo libertà dalla fame
ed abbiamo ottenuto
carità pelosa,
volevamo pace
ed abbiamo ottenuto
morti e tregua armata...

Siamo stati sconfitti
su tutta la linea,
ma non siamo domi
nè mai lo saremo,
senza problemi di schieramento,
perchè siamo uomini
ancora...
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Io ho fatto il '68; ero alla università.
Non mi ritengo sconfitto. Alcuni giovani del tempo lo erano internamente già da allora. Un problema loro.
Mi hai rimandato ad anni tristi per un verso, ma splendidi per altri.
Un saluto e sempre in gamba!
Er

il 22/05/2003 alle 07:37

volevamo della poesia e abbiamo avuto della prosa
Questo è quello che penso della tecnica di questo testo

della prosa ben scritta e con una riflessione comune
una sorta di sogno infranto
eppure, anche se mi sono accorta con un pò di ritardo di quello che stava avvenendo, il senso di rivolta, di voglia di scegliere senza sottendere alla mentalità comune, di pensare che qualcosa si può sempre fare, questo ed altro fanno parte ancora oggi, del mio carattere e mi danno forza. Quel tempo come dici tu ci ha reso indomabili, niente di allora è passato senza essere osservato, per questo si parla di nostalgia del non vissuto per tutti i ragazzi delle generezioni successive che avrebbero voluto vivere quell'intensità emotiva collettiva.

Stamattina mi hai ributtato indietro e non mi è dispiacioto perchè il mio ieri e anche ora.

ti bacio
Kat

il 22/05/2003 alle 09:15
Tex

Neanche io mi ritengo sconfitto. Nel senso che ritengo di aver perso delle battaglie, importanti, ma non la guerra......ma è una guerra lunga...
un caro saluto anche a te
Ivo

il 22/05/2003 alle 10:54
Tex

Grazie Bando...Sicuramente vero che dovrò limarla...pensata e scritta troppo in fretta...strano connubio di prosa e versi...mah! è venuta fuori così...
un caro saluto a te
Tex

il 22/05/2003 alle 10:57
Tex

Verissimo...l'impeto di quello che volevo esprimere e la voglia di farlo (l'ho scritta su di un tovagliolo di carta in trattoria) ha partorito un sonetto in prosa....
Anche io comunque continuo a battermi sul palcoscenico dell'oggi con lo stesso senso di rivolta e lo stesso rifiuto di omologazione....ma non ti nascondo che mi sento ogni giorno più solo....
un bacio
Tex

il 22/05/2003 alle 11:07

la solitudine fa parte dell'esistenza alla rinuncia a vivere si può rinunciare

ho detto vivere

Kat

il 22/05/2003 alle 14:13
Tex

...e qualche volta è la rinuncia più difficile...molto più facile mollare tutto...
la vie, toujours la vie...
Tex

il 22/05/2003 alle 15:49
Tex

...molti o pochi è un piacere essere in compagnia di gente come te...
un bacio
Ivo

il 22/05/2003 alle 15:50

ci sarebbe da obiettare...ma seguo i tuoi pensieri e i tuoi sogni..e mi lascio andare al fatto che la poesia e' bella..non la voglio contestare..ti abbraccio Ivo, ma ti prego, non sentirti sconfitto!!...Luna

il 22/05/2003 alle 18:39
Tex

...grazie Luna, sei molto cara, sconfitto proprio no...ma deluso certamente si!! Anche perchè sono convinto che questa società sia frutto della nostra "sconfitta" (colpa?) e così com'è non mi piace per niente...
ma ci rimangono il pensiero, i sogni e le poesie,no?
un grosso,fraterno, bacio
Ivo

il 22/05/2003 alle 19:22