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Pubblicata il 03/11/2001
La notte srotola il suo nero assassino
fra le pietre aguzze della valle,
il silenzio è calato improvviso,
nessun movimento percepito,
non nel corpo,
non nella mente.

Non ci sono ricordi,
non ci sono futuri da spiare,
sono qui nel buio, in attesa,
gli occhi fissi sul presente.
La luna gelida
crea mostri giocando
macabra con le ombre,
che il tempo allunga
o fa scomparire.

Ora il vento graffia,
suono basso e profondo,
come un corno di guerra,
ed io sono qui, nel buio, in attesa,
con un solo pensiero,
gli occhi più neri della notte,
con la lingua che dardeggia,
arrotolato nelle mie lunghe spire.
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