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cru
Pubblicata il 15/05/2003
E il vento m'investe,
pregno di neve,
pungente il viso.
Trascina foglie e rami ormai morti,
sbattendoli ovunque, efferato. Spietato.
Mi spinge indietro e il passo m'è corto.
Nelle tasche le mani serro.
Bersaglio.
In balìa dell'aria
che cieca e selvaggia
mi frusta la faccia.
M'impongo l'incedere,
con ira furiosa.
Vinco con sdegno,
l'inviso inverno,
ma piangono gli occhi,
senza ritegno.
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