PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
cru
Pubblicata il 15/05/2003
Quell'olezzo acre,
salsedine addosso,
appiccicoso benessere,
quasi tristezza.
Stupida musica,
atteggiamenti obsoleti.
Gli stessi. Sempre.
E poi la sabbia.
Nel vento,
sulla pelle,
nell'anima.
E quel rumore,
quel boato,
cadenza costante,
ossessiva
del mare
incurante e nichilista.
Bellissimo.
Fierissimo.
Potentissimo.
Luminescente,
al bagliore solare.
Coriandoli di luce
Violentano gli occhi,
seppur socchiusi.
Come me,
chiusa,
attenta solo al rumor d'un aliante,
che scompare adagio,
nel fuoco di un infuriato tramonto,
travolto dall'urlo del sole,
che inascoltato muore.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)