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Pubblicata il 02/11/2001
Sull’orlo del burrone mi urli disperatamente:
“non mi lasciare la mano” ma…
perché allenti la presa?

Sull’orlo del burrone mi urli disperatamente:
“lasciarmi cadere” ma…
perché mi porgi anche l’altra mano?

La mia forza invece misteriosamente si decuplica,
centuplica…, moltiplica all’infinito:
non lascerò mai la tua dolorosa ed esile mano.
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