Sull’orlo del burrone mi urli disperatamente:
“non mi lasciare la mano” ma…
perché allenti la presa?
Sull’orlo del burrone mi urli disperatamente:
“lasciarmi cadere” ma…
perché mi porgi anche l’altra mano?
La mia forza invece misteriosamente si decuplica,
centuplica…, moltiplica all’infinito:
non lascerò mai la tua dolorosa ed esile mano.