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Jul
Pubblicata il 15/05/2003
Fuochi d'artificio ricamano gioielli
sfuggenti e veloci
che in frammenti leggeri
graffiano l'inchiostro della notte.
Esplodono cristalli iridescenti
in disegni di grappoli spioventi,
ombrelli variopinti di fuochi insofferenti,
granate impazzite di giochi lucenti,
fuse in miraggi di fiabe silenti.
Nell'aire impazzito
echi assordanti
incrociano lame
argentee e tonanti.
Connubio gioioso di luci
e di suoni,
leggeri incantesimi
libratisi in volo
rubando il caotico tempo
che fugge per sempre da noi.
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Mi è venuto istintivo sbirciare fuori e forse erano fuochi d'artificio e non lampi.
E' davvera stupenda con un finale ancor migliore.
Un abbraccio Cesare

il 30/07/2003 alle 20:25
Jul

Grazie Cesare, vado in visibilio dinanzi ai fuochi d'artificio, si risveglia il mio cuore bambino e la visione di quei meravigliosi lampi di luce e d'armonia mi rapiscono.
Un saluto pirotecnico.
Giulia

il 31/07/2003 alle 14:39

Ricordo che da bambino tremavo di emozione, ora non più... ho ne ho visti troppi oppure non ho più l'animo di un bambino... però la tua poesia mi è piaciuta: è stata un fuoco d'artificio "diverso" per me...
Ciao
Fabio Zac

il 24/11/2008 alle 09:30
Jul

Io invece adoro ancora i fuochi d'artificio e se campassi cent'anni mi emozionerei ancora come la prima volta.
Giulia

il 24/11/2008 alle 21:00