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Pubblicata il 12/05/2003
Quell’uomo che lontano domina il tuo cuore,
l’innocente fanciulla alla mercede di lui,
lui sordo e crudele, là dove intende far bottino,
presa nella sua esca.
In che cosa mi è superiore?
Se lo avessi davanti io gli darei la mia lama nera in cambio,
gli taglierei il collo.
Guarda…guardalo, l’uomo che ti tiene in suo potere,
con lui non troverai la strada che cerchi.
Lascialo!
Non vivere triste, così, non cedere, resisti.
Ti struggerai, sciagurata!
Che sorte, e che vita ti si prepara.
Oh quale sortilegio ti ha fatto?
Apri i tuoi occhi, il tuo corpo è pasto per un predatore affamato.
Apri le tue orecchie perché con esse ascolti i mei richiami.
Basta il tempo che hai trascorso da schiava,
fermati, rimani dinanzi a me, scopri la grazia che è nel mio sguardo.
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