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Jul
Pubblicata il 09/05/2003
Danze remote intrecciano
palme arabescate
lungo le sponde
del fiume sacro.
Mite trotterellar
del ciuchino bianco
sotto il modesto giogo
dell'antico sudario.
La povertà acceca
più del bagliore di un diamante
ma la bellezza del luogo è sfolgorante.
Uomini d'ambra
saggiano la silente quiete
dell'eterno fluire
con sottili bastoni di sicomoro.
Minareti rincorrono come fuscelli
in lunghe onde cantilenanti
il canto dei muezzin
nitidi profeti pietrificati in preghiera.
Nell'occhio del tempo
il filo del mondo
non conosce fine.
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Leggendola mi è venuta in mente L'India,perfetta la descrizione poetica,hai impresso ai miei occhi immagini di una nitidezza particolare e impregnate di sacralità.Bravissima

il 15/10/2003 alle 23:42
Jul

Ti ringrazio, non capisco perchè ti sia venuta in mente l'India leggendo la mia Luxor che parla dell'Egitto.
Un bacio,
Giulia

il 16/10/2003 alle 15:22

Perchè anche lì il sacro e la povertà vanno a braccetto!ciao giulia

il 17/10/2003 alle 21:59
Jul

Si è verissimo, non ho avuto occasione di andare in India, ma da quello che ho letto e dalle immagini splendide di quei luoghi la situazione è identica.
Ciao,
Giulia

il 19/10/2003 alle 20:52

anche questa... mi sorprende la facilità con cui riesci a trovare le parole adatte e inoltre rendere una continua armonia... La povertà acceca più del bagliore del diamante... ma anche... uomini d'ambra saggiano la silente quiete dell'eterno fluire con sottili bastoni di sicomoro... e.... nitidi profeti pietrificati in preghiera... ma... tutto... tutto... come fai? il ciuchino bianco... non sono stato in Egitto ma mi ci hai portato tu. Grazie Fabio Zac

il 24/11/2008 alle 00:38
Jul

Sei un tesoro di persona e la tua attenzione mi gratifica molto, grazie. Giulia

il 24/11/2008 alle 21:05