PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/05/2003
Mi affacciavo a quella stanza d'ospedale.
Eri seduto sul letto con la testa fra le mani.
Sentivi la mia presenza e alzavi gli occhi.
" Sei tu? Sei venuta anche stasera?"
Con quelle parole conquistavi il mio cuore .
Sapevo che sarei tornata la mattina dopo,
che sarei tornata perchè non potevo pensarti
solo, con la testa fra le mani.
" Facciamo due passi?" chiedevi e ti appoggiavi
al mio braccio, con il timore di pesare troppo.
Lindo, pulito anche nella malattia
vecchio Generale.
Passeggiavamo avanti e indietro nel corridoio
parlando di Dio, della morte.
Poi ci sedevamo sul letto e tu iniziavi a raccontare.
Tua madre aveva cacciato la servetta
che tu quindicenne amavi.
Avevi abbandonato il tuo violino
perchè eri entrato nell'esercito
e la musica per te era finita.
" La mia vita non è stata come avrei voluto!"
Ed iniziavi a piangere come un bambino.
Io ti abbracciavo, ma questo non ti consolava.
Non avevi potuto vivere la tua vita.
"Possiamo scrivere un libro dei tuoi ricordi"
ti dissi e ti portai un quaderno
dalla copertina fiorita.
Lo strigesti a te poi lo nascondesti sotto il cuscino.
Il giorno dopo eri pieno d'entusiasmo.
" Ho scritto il titolo di tutti i capitoli!" dicesti.
Fu una sera felice quella.
Sono rimasti soltanto i titoli dei capitoli.
Non ce la facesti ad andare avanti.
Ma il libro della tua storia è impresso
nel mio cuore e mi ricorda
la profonda dolccezza
di un generale di Corpo d' Armata.
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hai scritto....vabbè lasciamo stare, sono troppo ubriaco per fare qualsivoglia commento...meglio ch'io smetta di leggere le poesie per oggi...posso solo farmi male.

Complimenti

Francesco

il 07/05/2003 alle 21:12

E' incredibile quanto uniche ed irripetibili siano le vite di ognuno. Questo sei riuscita a trasmettere. Brava.
Lory

il 07/05/2003 alle 22:07

il tuo essere lucida nella gioia e nel dolore
e una gran bella cosa.

il 07/05/2003 alle 23:43

Grazie Lory, amavo moltissimo quest'uomo...

Un bacio

Teresa

il 08/05/2003 alle 09:46

Sai Banny, quesllo di cui parlo è proprio colui che mi ha riconciliato con gli uomini e tutto quello che ho fatto per lui è stato soltanto dimostrargli il mio amore . Un vecchio generale di ottanta anni, compagno di mia madre, di poche parole , ma capace di esprimere una tenerezza infinita. Ho dato a lui tutto l' amore che non avevo potuto dare a mio padre ...si chiamava Santino..ed era siciliano.
anzi scriverò l' ultima poesia che ho scritto per lui...

ti bacio teneramente Banny

Teresa

il 08/05/2003 alle 09:55

Mi fai scoprire una cosa : è vero. riesco ad essere lucida nella gioia e nel dolore e comunque a provare delle emozioni molto profonde!
Grazie
Ti bacio

Teresa

il 08/05/2003 alle 09:56

Caro Kuordibue..o forse Kuoretenero...ho capito


Grazie

teresa

il 08/05/2003 alle 17:57