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Pubblicata il 06/05/2003
Quanta paura leggo
nei tuoi occhi.
La paura di essere
di nuovo ferito
e riprovare il dolore
forte, come quello
che ha bruciato
la tua carne.
Ma dietro a quello sguardo
che cambia ogni momento
passando dall'amore
all'odio
c'è una luce stupenda
che tu non riconosci.
C'è un bisogno d'amore
senza fine
che i tuoi silenzi
non possono nascondere.
E' triste il tuo sorriso
ma un raggio ti illumina,
presenza gentile accanto a te
e dilegua l'ombra
scura che ti avvolge.
Non lo saprai mai
ma per un momento
mentre i nostri volti erano vicini
io ti ho amato
immensamente.
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Ti prego dagli un'altra possibilità. Te lo chiedo perché faccio parte di quella categoria dei timidi ed insicuri che spesso sono scambiati per indifferenti e superbi. A chi nonsi trova in questa situazione pare facile fare l'equazione: non osa = non ama, ma in realtà è tutto più complesso perché l'insicuro non affronta il pericolo del rifiuto come il pericolo della negazione di una possibile storia, ma vive il rifiuto come negazione della sua stessa identità.
Ciao e a proposito complimenti per i bellissimi versi.
Umberto

il 06/05/2003 alle 19:35

Caro Umberto, non temere, nessun rifiuto...anzi amore , ma amore di una attimo per una bellissima persona che non sa di esserlo

Teresa

il 06/05/2003 alle 21:55

Quanta dolcezza e quanta umanità nei tuoi bellissimi versi. Un saluto.
Michele

il 07/05/2003 alle 18:27