(così funziona molto meglio) Pioggia e sole sulla schiena raddrizzata dalle scudisciate dell’amore tuo la carne si è ritirata ha lasciato il necessario. Nel tempo passato o in quello presente mi sei mancata ed hai lasciato il tuo solco profondo nella mia carne che la carne ha coperto quasi nascosto allo sguardo degli altri così sono solo dentro tra le mie anche ed il bacino svuotato, lì dove il cancro si è insediato una volta c’era il tuo amore, tempo e dolore hanno lavorato. Ho conosciuto due scultori il tempo e il dolore lavoratori svelti un laboratorio sempre aperto plasmano materia umana braccia, gambe, ventri prominenti visi ossuti labbra sottili o debordanti, umanità perdenti storie notturne alla luce di Luna pianti sommessi meravigliose solitudini abbandoni, ah quanti abbandoni nelle sere ad aspettare perdite improvvise, storie da film imprevisti storie da raccontare nelle cronache nere da forze dell’ordine parole scritte con il bollo parole scolpite sulla carne la carne tumefatta le ferite di una vita che spettacolo la vita la vita che mi ha lasciato che tu mi hai lasciato la vita dei figli nei pianti di pietra nelle ferite di marmo. Catania, 2 maggio 2024