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Pubblicata il 23/04/2024
Alla porta della città
comincia il nuovo mondo,
un cordone ombelicale
di strada polverosa
ci lega a tutto il resto
di questo rio pianeta;
in mezzo alle carrozze
e ai nitriti del cavalli,
sei apparsa una mattina,
angelo di bellezza:
poi una nuvola ostile
di polvere sollevata
ti ha nascosta alla vista.
quando si è dispersa
io non ti ho vista più:
invano sono corso
ai canti delle mura,
invano ti ho cercata
fra le strade di pietra,
e l'eco dei miei passi
scherniva la mia l'angoscia
tu eri ormai sparita,
fantasma evaporato
di un amore mancato,
ed io non so nemmeno
qual'era il tuo nome;
grazia, ti chiamerò,
un nome che racchiuda
in sei lettere arcane
quello che può succedere
e non si avvera mai.
ma, anche se rimane
nel mondo nebuloso
dei sogni irrealizzati,
la sua essenza vive,
e mai potrà morire.
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