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Pubblicata il 03/04/2024
Come la lama di un coltello il vento
già luccica del sangue del tramonto
e stende il giorno sopra i marciapiedi
per derubarlo delle mie speranze.
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alberi, che agitate
le braccia disperate verso il cielo,
supplicate le nuvole che fuggono?
che sperate dall’angelo di pietra
che dorme sulla vecchia cattedrale?
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dite: per tutti gli anni
contati come foglie,
chi fermerà il soffio della morte
sulla soglia dorata dei miei sogni?
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non c’è giustizia in terra:
solo ombre di nuvole che fuggono,
baciate dal silenzio della sera.
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ore 11,40
martedì 27/08/2013
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