E andarsene così di mondo in mondo,
pellegrinando da una vita all’altra,
dilapidando anche la speranza,
di ritornare a casa.
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tra le potenze astrali, senza meta,
senza una pietra ove posar la testa,
cambiando pelle andarsene piangendo
lontano sempre in guerra con se stesso.
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essere indegno di chiamarsi figlio,
barattare perfino la sua ombra
per un tozzo di pane.
tale la sorte di chi ama il male.
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ore 15,17
venerdì 29 marzo 2024