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Pubblicata il 28/03/2024
Pudica coscienza, germogli in seno al servil pensier, ed angustia vacillar in lande oscure, ove tremule labbra pronunziar sopito abbandon
in pueril amori.
osar nel chiostro di ispirate genti ,volga sguardo all'infinito e pur, nulla taccia al desideroso abbandon dei sensi, ed effluvi sentieri. In voci i cui echi trattengono l'infausto ardir di sopraggiunti affanni...
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Una coscienza in grado di recepire qualsivoglia consapevolezza! Molto bella, amico Gordian

il 28/03/2024 alle 06:47