Disincantato…
sempre cupo, assorto…
in quell'oblio che gli dava
l'alcool…
solo non pensava…
ogni pensiero svaniva…
come il fumo della sua
sigaretta…
che a tratti fissava…
come in esso vedesse in
qualche modo svanir se
stesso…
" Ciao. "
E senza tanti preamboli si
sedette al suo tavolo…
cosa successe dopo neanche
lo ricordava…
La sera dopo si sentì dire al
cameriere:
" Un'altro…"
Si assopì così, appoggiando
la testa sopra il braccio…
lei era bellissima…
le venne incontro come
faceva un tempo…
prendendolo per mano…
provarono a svegliarlo…
ma lui rimase fermo…
mentre sorrideva…
solo un fiore a ricordarlo…
che la donna della sera
prima…
aveva posto dove lui
sedeva.
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