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Pubblicata il 24/03/2024
atto I°

Ricevetti un giorno sul mio tablet un messaggio Whatsapp da un numero assurdo (+66 94 676 5675), e mi feci subito persuaso che si trattava non di un errore, ma di un contatto truffaldino, diretto ad indurmi a chiamare quel numero, in modo che mi fosse furtato il credito disponibile in quel momento.

Chi lo aveva inviato chiaramente sapeva che il mio numero apparteneva ad un maschio, per scrivere una parola grossa, e per giunta assiduo frequentatore di siti pornazzi.

(Non potrei imprestare tablet o P.C. a nessuno, soprattutto se donna, neanche per mezzo minuto, perché la cronologia è impresentabile e inoccultabile, fin dalla prima lettera dell'alfabeto, basta digitare "a" e leggi "Adriana è un animale, due c@zzi in culo", in riferimento alla nota Pornoattrice Adriana Chechik, "c" ed esce "c@zzi enormi nel culo", "w" ed appare "white girls assfucked by nigger's monster cock", e così via di seguito).

Nell'immagine di profilo del messaggio appariva una bellissima fanciulla dai corti capelli corvini, sui 25 anni, dalla pelle bianchissima, proprio il tipo di ragazza la cui semplice vista compie il miracolo di allungarmi il canarino d'un centimetro scarso.

Sedeva sola al tavolo d'un ristorante, sorseggiando da un calice del presumibile vino bianco, e dall'immagine sembrava guardarmi negli occhi, come se aspettasse solo un vecchio stronzo come me, ma senza sorridere, quasi timidamente.

Naturalmente si vedeva solo il busto, e, per quel che non era lasciato all'immaginazione, indossava solo una canotta colorata, riempita in modo incantevole, da cui risultavano ben visibili le braccia e le spalle, nude e stupende.

Sprizzava sensualità da tutti i pori, ma il suo volto era molto pulito, quasi privo di trucco, non aveva la faccia da Zoccola, insomma, e in lei non vi era nulla di ammiccante.

E infatti il "suo" messaggio (o meglio del cialtrone che stava tentando di coglionarmi) riportava testualmente:

"Ciao Joan, ti ho mandato una mail, l'hai ricevuta, o no?".

Già non ero di buon umore in quel momento, e mi stavo un po' incazzando, poi mi venne da sghignazzare al pensiero che esistano truffatori che possano ancora pensare che un italiano vecchio e bavoso debba anche essere completamente rincoglionito, al punto di accettare per autentiche monete d'oro zecchino quelle di cioccolata ricoperte di carta stagnola.

Mi limitai a risponderle con un analogo messaggio, prendendomi un piccolo rischio, anche se alla fine verificai rassicurato che il mio credito era intatto, non avendo certo telefonato:

"Ahò, ma chi c@zzo sei, 'na Shampista?",

"mi dispiace, sono Yi Jia. Sei Joan Technogym Marketing Manager?",

"No, sò Augustarello er Macellaretto, sei tu il bocconcino di Topa che appare sull'icona?",

"Joan non è il Direttore Marketing di Technogym? Un piccolo errore dall'e-mail, controllerò di nuovo.".

Mi sembra chiaro che la suggestione che si voleva creare nella mia mente fosse quella d'una splendida e fine Segretaria d'una qualche Multinazionale Straniera incorsa in un errore nel comunicare con una collega d'un'Azienda similare, una ragazza conturbante, ma fine e garbata, di classe, tale da non raccogliere le rozze e volgari provocazioni del sottoscritto, mantenendo toni gentili e seducenti (se fossero stati credibili), non privi d'una qualche dolcezza.

E io, secondo loro, sarei stato il Testa di C@zzo alla frutta, il quale, oltre a sorvolare sull'incongruenza del numero proveniente da "in culo alla Luna", abbinato alla scrittura in Italiano, oltre a non cogliere l'assurdità di tentativi di chiarimento grotteschi, sarebbe dovuto rimanere talmente incantato dal miraggio della Fresca fresca da precipitarsi a telefonare all'affascinante sconosciuta, fantasticando che da cosa nasca cosa, che magari venissi invitato a recarle visita in terre più o meno lontane, e addirittura ci saremmo ritrovati ben presto l'uno sull'altra nudi come vermi, mentre lei, deliziata dal mio c@zzo marcio nella fic@ stretta, mi snocciolava il classico discorso che le varie, diciamo "Olgettine", riservano ai vecchi miliardari che non chiedono altro se non di lasciarsi abbindolare, tanto a loro la Sorca, per quanto di lusso, costa spicci, una fumata di sigarette:

"sai, io i ragazzi della mia età li trovo banali, stupidi, infantili, dei muscolari puri, tu invece mi rapisci con la tua esperienza, la tua intelligenza, la tua ironia, senza contare che con quei monelli non faccio a tempo a sentire niente, il petardo gli scoppia dopo mezzo minuto, godono solo loro, tu invece duri, duri, duri (e te credo, co la protesi meccanica che te dà er pisellotto a scatto!), sono già tutta un bagno di sbroda, mi mandi in deliquio.......".

E senza contare anche che le cifre che io sono disposto a investire per una Squinzia, per quanto di classe, sono così irrisorie che, se fossi Curdo, mi chiamerebbero "Peshmerga"!

Per cui mi limitai ad aggiungere nella messaggeria:

"Brava, controlla bene, ché intanto t'affetto un bel pezzo de scaloppa, così almeno te pigli una cosa calda pe bocca!".

Quest'ultimo grossolano messaggio non ricevette risposta, e immediatamente dopo la bella e artefatta immagine svanì nel nulla, come a voler dire:

"Mi hai fatto perdere tempo, non ti sei lasciato truffare, non t'illudere di sfruttare le foto che raccattiamo chissà dove quale combustibile per Pippaiuoli, v@ff@nculo!",

"Ma v********o tu, va a cacare ai giardinetti pubblici, dovunque tu sia, e chiunque tu sia, che non si sa, ma magari io mi sono scopato in mezzo alla strada una tua consanguinea di I° grado, per 30 sacchi, l'universo mondo è più piccolo di quanto si creda",

risposi mentalmente, e rispondo tuttora, a tutti questi sporchi truffatori che mi piacerebbe tanto passassero sotto le mie mani.

Atto ii°

Questa è tutta un'altra faccenda, mi riferisco alle frequenti, fastidiose (almeno per molti), ma del tutto legittime telefonate da parte dei vari gestori della telefonia fissa e mobile, delle fonti energetiche, del collegamento Internett, e non so che c@zzo ancora, le quali avevano cominciato realmente ad affliggermi, da quando, col principio della Pandemia ho cominciato a lavorare da casa, sconvolgendo completamente i miei orari del sonno e della veglia, sebbene purtroppo impossibilitato a rendermi irraggiungibile mentre me ne sto fra le braccia di Morfeo.

Mi fanno anche pena coloro che definirei affettuosamente "i poveracci della riserva indiana", quasi sempre Signore, che non han trovato di meglio che faticare nei Call Center da dove si, e ti, dannano l'anima, cercando di convincerti con le argomentazioni più fantasiose, bizzarre, e mirabolanti a transitare presso il Gestore che caldeggiano come il più conveniente in assoluto, per cui mi sembra crudele offendere queste persone, che non hanno avuto come me la fortuna di trascorrere la vita a pascolare, brucando placidamente, foraggiati del Governo, ed oltretutto le conversazioni sono registrate............

Se cerchi di congedarle educatamente è come pensare di spingere via una lottatrice che non ti stringe forte, ma conosce mille prese che tu ignori, non te la scrolli più di dosso.

Se riappendi bruscamente sei già stato maleducato, e comunque dopo poche ore, o l'indomani, in genere richiamano, disturbandoti nuovamente, non si lasciano scoraggiare.

Ti puoi iscrivere al cosiddetto Registro delle Opposizioni, io non l'ho mai fatto, ma mi hanno detto che è utile quanto mostrare la bandiera della Croce Rossa (non della Mezza Luna Rossa) ai fanatici miliziani dell'Isis, ti scaricano addosso l'intero caricatore ricurvo del Khalashnikov.

Eppure io da mesi non ricevo più chiamate del genere, casualmente e giocosamente sembra abbia trovato la soluzione definitiva, almeno per il momento, e nel mio stile, pur avendo dovuto formalmente censurare la mia naturale sguaiatezza, per le ragioni sopra esposte.

Quando rispondo al cellulare (fisso non ne ho più, grazie a Dio), non appena mi rendo conto che si tratta di una Telefonista "commerciale", la interrompo risoluto:

"mi perdoni, Signora, ma ora non posso proprio ascoltarla, sto in compagnia di una ragazzetta squillo.........",

per la maggior parte, per quanto espertissime, ammutoliscono, al che io aggiungo semplicemente:

"la devo proprio lasciare, buona giornata",

e riattacco senza attendere oltre.

Raramente qualcuna balbetta monosillabi incomprensibili, al che io le chiudo botta:

"purtroppo questa non blocca la clessidra neanche un secondo, la sabbia sta scorrendo rapida, mi scusi ancora, buona giornata",

e parimenti riattacco.

Ce n'è stata una sola, dalla voce piacevole ed arguta, che alla dichiarazione d'essere io un "Fioraio" in piena operatività, ha risposto, divertita e senza esitazione:

"e Lei risponde al telefono?",

servendomi comunque su un piatto d'argento la possibilità d'interdizione:

"ha proprio ragione, devo lasciarla all'istante, oltretutto ormai sono vecchiarello......... mi scusi tanto".

Con quest'ultima Signora, chissà perché, dalla semplice voce ho provato proprio la sensazione di vederla coi miei occhi, nella mia mente si è proiettata la figura di una donna sui 45 anni, cardigan blu e pantaloni, piccola e mora, dai capelli corti e il viso appena un po' rotondetto, ma piacevole, gli occhi molto intelligenti, fisico tutto coperto, ma comunque palesemente inservibile ai Porci.

Io non so cosa queste persone, le quali presumo a volte si siano beccate la mia risposta due o più volte, trovino di così scoraggiante, frustrante, direi quasi, nelle mie parole, eppure, dopo una quarantina circa di chiamate, le telefonate imbonitrici sono del tutto cessate, da mesi a questa parte, ripeto.

Mistero della F.......ede.
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