Non merito nessuna assoluzione
per esser rimasto fermo ai blocchi di partenza
nè pretendo un arbitrario perdono
dalle assurde rimozioni della sorte
non attendo più alcuna ribellione
dall'istinto leso ed oltraggiato
ormai incapace di replicare con ardore
ai venefici echi di sarcastica disistima
non escogito più taumaturgici rimedi
contro il palpito martellante delle notti
che affievoliscono la brama
di reperire nuove vampate di gloria
scosto lentamente dall'affaticata visuale
la vile supponenza di spietate stagioni disanimate,
malfermo sulle gambe e con i sensi anestetizzati
raccolgo i cocci della mia frantumata affettività
mi districo impavido nelle mie bufere incompatibili
e rifiuto ostinatamente benefiche eutanasie d'amore,
conteggio i vespri rovinosamente caduti su di me
che mi allontanano laconici da ogni accenno di felicità
disgiunti dalle tracce malsane d'improduttiva concitazione
nel cuore brillano nitidamente sentimenti inestinguibili
e so che non è mai trascorsa una sola ora senza che io
vi abbia ricordato con un sorriso di sconfinata tenerezza