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Pubblicata il 26/02/2024
Un posto magico: una collina alta,
dove si arriva solo a piedi,
perché ogni macchina suonerebbe
oggettivamente una basfemìa,
attraversando un posto pieno di giostre
ma di quelle belle, dell'Ottocento,
coi cavallucci tutti colorati
da cui ti aspetteresti gai nitriti
quando su di loro si siede un bimbo,
e, un volta su in cima, lo sguardo spazia,
come un colpo di ventaglio magico
nelle mani di una bella andalusa,
su una città da cui si solleva
un magico vapor di meraviglia.
montmartre, paradiso di pittori
e di filosofi sempre squattrinati,
nei cui bicchieri però non può mancare
un rubino di vino di Borgogna,
montmartre, su cui gli innamorati
si dicono bugie d'amore eterno,
quando sei lassù e guardi Parigi
senti, più che capire, che un Dio esiste,
ed è un Dio buono, ed è un Dio d'amore.
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