Se gli alberi sapessero parlare,
e se le foglie fossero la lingua,
cosa racconterebbero del vento
d’autunno che saccheggia la foresta.
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e se l’acqua del mare fosse inchiostro,
credi che basterebbe per descrivere
la fatica del nascere e del vivere,
e il travaglio della dipartita.
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ricordo il vecchio saggio che diceva:
“ Che tu esista, fratello, è una sorpresa!”
la morte è il creditore
che a nessuno concede dilazioni.
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ore 18,16
lunedì 19 febbraio 2024