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Pubblicata il 18/02/2024
Un uomo ricco.
aveva 10 castelli.
aveva baronie.
vigne ed alloro.
ulivi e grano.
un asinello dalla valle.
vedeva le colline brulicare.
d'ogni bontà su quell'altare.
penso:
io dal mio contadino.
bruco erba al mattino.
mi chiede solo.
la sera di portare.
qualche fascina:
per poterlo scaldare.
mi coccola.
acqua e fieno nella stalla.
ma guardo la collina.
vedo:
migliorie e lungimiranza.
scappò.
per raggiungere il castello.
una zoccolata.
bussò l'asinello.
sono venuto per la prosperità.
entra è nulla ti mancherà.
l'indomani.
senza aver mangiato.
sveglia alle 4.
si va in campagna.
c'è legna da riportare.
il giogo sulle spalle.
fino a mezzogiorno.
tronchi di 10 quintali.
un poco d'acqua.
niente da bruciare.
alle 14 si và alla macina.
grano e sorgo da frantumare.
la sera una mangiata di fieno.
via a dormire poltrone.
c'era nella stalla.
un uomo in catene.
ragliando l'asinello:
forse peccò di presunzione.
se è qui:
ci sarà una ragione.
l'uomo:
malnutrito e sanguinante.
guardò l'asino stanco.
io ero un Re.
avevo terre e potere
ricchezze.
ed ogni mio volere.
venne con le armi:
la prepotenza.
mi difesi.
ma la plusvalenza.
10 volte:
più uomini di me.
oggi son schiavo.
È non più re.
io disse l'asino.
con la stupidità.
avevo:
un contadino di bontà.
mi dava cibo.
mattina e sera.
acqua fresca.
È tanta libertà.
oggi son schiavo.
sbagliando schieramento.
spesso l'apparire.
nasconde nel mantello.
il suo oscuro e triste:
martello.
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