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Pubblicata il 23/01/2024
agili, le tue mani
scioglievano il nodo
dell’inverno,
il grumo di pianto
nella gola.

seduzione di sole
la carezza che schiude
i nidi e poi le tane
e fa fiorire i crochi nelle aiuole.

l’approdo esplicitato
esplode con la cascata di glicini
al balcone.

e’ tempo di riporre l’arcolaio
che aggomitolò
la stagione delle nevi.

il tuo nome sa di acque torrentizie,
il tuo nome riconduce sembianze
dell’albero silvestre
che fiorisce ai margini del fiume,
domicilia presso la polla sorgiva.

si fonde ancora
sogno e incantamento,
con un sol canto,
il tuo nome e il vento.

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- 09, 02, 2003
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Testo poetico stupendo,Anna. Grazie. Complimenti !

il 23/01/2024 alle 13:38

Grazie Renato per il tuo gradito commento.

il 24/01/2024 alle 15:44

la fine dell'inverno, sia quello interiore sia quello esteriore si annuncia sempre con piccole cose e poi a cascata ne seguono tante altre come in una reazione a catena , gioia chiama gioia ed è tutto un esplodere sia nel paesaggio interiore che in quello esterno , come se il gelo dell'inverno si liquefacesse e fertilizzasse la terra che si arricchisce di fiori dai mille colori e dentro il loro profumo scorresse velocemente nelle vene assieme al sangue . è febbraio "la stagione delle nevi" si avvia alla fine e già nell'aria si avverte un che di frizzantino che preannuncia la fioritura di primavera , speriamo che anche dentro venga primavera . bellissima ! baci eos

il 03/02/2024 alle 12:18

Eos del mio cuore, che sorpresa grandissima mi hai fatto, temevo di averti perduta per sempre. Oggi mio figlio che vive a Roma mi ha inviato tramite Whats App la foto della prima pratolina incontrata. Anche il tuo commento lo vedo come un anticipo di primavera. Grazie, ti abbraccio.

il 03/02/2024 alle 21:13