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Pubblicata il 22/01/2024
il cibo come medicina dell'anima
han detto!
meravigliosamente confortevoli
le indelebili immagini
che spesso mi si ripresentano
come ricordo vivido sia pur stanco:
mio nonno che con un martello
e un tagliere dello stesso legno
entrambi chiamati “arraccialardo”
unto e bisunto riduceva in briciole
assieme ad uno spicchio d’aglio
e un grintoso peperoncino intenso rosso
pezzetti di lardo ricavati da una fetta
appena tagliata da uno dei blocchi
che fuoriuscivano un tantino oscillanti
dalla nuvola di fumo che da fiamme
di scintillante fuoco a terra saliva saliva
come a chiudere la ferita appena inflitta.
da quel pestaggio veniva fuori …
l’arracciata
dal colore rosa intenso ed un odore
del quale mio nonno decantava il profumo
(non per me che avverso l’aglio)
unico umile condimento che alternativa
al famigerato olio d’oliva
quasi mai o non sempre avea.

***** nms “”24
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